il Ravanello

27 GENN 008Il o rapanello è la radice commestibile di una pianta erbacea del genere Raphanus (famiglia delle Crucifere). Il nome botanico del è Raphanus sativus var. radicula ed è originario dell’Asia anche se la sua vera zona di nascita non è ben conosciuta. Si trova ormai raramente allo stato selvatico mentre la sua coltivazione è diffusa e praticata in molti paesi. In Italia si coltiva ovunque grazie alla sua grande adattabilità climatica, soprattutto in piccoli appezzamenti e negli orti familiari; generalmente è un ortaggio che giunge a maturazione in inverno-primavera, ma in zone a clima fresco può essere coltivato tutto l’anno, anche durante l’estate. Esiste in vari tipi che derivano da diverse varietà e che differiscono sia per forma, colore e peso della radice sia per sapore e consistenza della polpa, che invece ha sempre un colore bianco. A grandi linee i ravanelli si possono distinguere a seconda della forma e del colore della radice.

Di forma sferica o leggermente ovale, con diametro di pochi centimetri, ci sono varietà di colore rosso (Saxa, Non plus ultra), bianco (Bianco rotondo d’estate), rosso con punta bianca (Rosso tondo a grande punta bianca e Rosso tondo a piccola punta bianca). Le radici a forma cilindrica o leggermente conica, lunghe dai 15 ai 20 centimetri con un diametro di circa 2 cm, sono sia rosse (Candela di fuoco) che bianche (Candela di ghiaccio), mentre di forma e dimensioni intermedie (lunghezza 3-4 centimetri) sono le radici delle varietà Mezzo lungo rosso di Napoli e Mezzo lungo bianco di Romagna. Di recente sono state introdotte nuove varietà di origine giapponese come Daikon e China Rose che producono radici molto voluminose lunghe fino a 40 cm, perfettamente diritte e cilindriche, con un diametro di 3-4 centimetri, dalla polpa tenera e saporita.

Raccolta

Il ravanello viene raccolto quando non ha ancora raggiunto lo stadio di piena maturità: la radice si deve presentare soda e croccante, non eccessivamente indurita e senza fibrosità, il sapore ha appena un accenno di piccantezza. I ravanelli sono venduti di solito a mazzetti in presenza delle prime foglie, ma si trovano anche radici pulite e confezionate in vassoi.

Caratteristiche

Di norma il ravanello viene consumato crudo, ma esistono anche indicazioni gastronomiche per pietanze cotte, soprattutto minestre e zuppe, molto adatte a chi vuole attenuare il sapore pungente, dovuto a un olio essenziale, il rafanolo, che esplica la sua azione principalmente a crudo.

Il maggior pregio alimentare è proprio il sapore stuzzicante che stimola i succhi gastrici e favorisce la digestione, mentre il valore nutrizionale è piuttosto modesto: fibra, minerali (ferro e potassio), vitamina C e quelle del gruppo B sono i punti a suo favore, ai quali si aggiunge anche un apporto energetico molto basso (15 kcal per 100 g di parte commestibile).

Se si dispone di ravanello con foglie, si può provare a consumare anche le foglie, specialmente se fresche e tenere, in quanto sono molto ricche di vitamine, la A soprattutto ma anche la C, e di minerali (ferro, calcio, potassio).

A livello nutrizionale il ruolo del ravanello non si esaurisce quindi in una funzione di insaporente di crudità e di rafforzatore di altri vegetali dal sapore “appiattito”, ma può essere utilizzato anche per le sue proprietà digestive, diuretiche e rinvigorenti.

Conservazione

La conservazione dei ravanelli con le foglie può essere protratta per alcuni giorni in frigorifero, mentre i ravanelli defogliati possono essere conservati molto più a lungo, specialmente se sono confezionati in film plastico.